La Pontiac Pursuit del 1987 era una proposta di coupè a due porte e quattro posti, con un tetto rimovibile. Era alimentata da un 4 cilindri turbo, 16 valvole, bialbero da 2 litri, capace di erogare 200 cv.
La ricerca era incentrata sullo "steer by wire", un sistema per sterzare senza volante. Due motori elettrici di 24 volt fornivano la potenza necessaria per governare le quattro ruote.
A differenza dei sistemi di sterzo delle automobili convenzionali con un albero che collega il volante all'asse, la ricerca ha portato ad avere tutti cablaggi elettrici collegati a sensori, che trasmettevano l'angolo di sterzata, la velocità e la direzione della vettura ad un modulo di controllo elettronico.
Il modulo determinava quando e quanto ogni set di ruote doveva girare e in quale direzione. Le quattro ruote sterzanti controllate elettronicamente miglioravano la maneggevolezza e la manovrabilità a tutte le velocità, in particolare nei passi carrai e nei parcheggi.
I passaruota erano progettati per essere tutt'uno con la gomma in uno spazio chiuso, che si muoveva verso l'esterno, e verso l'interno, a seconda di come giravano la gomme, riducendo la turbolenza aerodinamica.
La Pursuit era inoltre dotata di un sistema di sospensioni attive, che oltre a controllare il rollio ed il beccheggio, alzava e abbassava l'assetto dell'auto a seconda del tipo di strada percorsa.
Era dotata di sistema antibloccaggio (ABS) accoppiato ad un sistema di controllo della trazione, che era motrice su tutte e quattro le ruote.
Tutti i controlli dell'unità di direzione avevano accesso immediato tramite un "Head Up Display" con letture di velocità e contagiri. Il sedile posteriore destro aveva al suo interno un seggiolino per bambini. Sul retro dei sedili, nei poggiatesta anteriori, due mini-televisori a colori con le cuffie erano disponibili per l'intrattenimento dei passeggeri posteriori.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Pontiac