Nonostante i successi commerciali degli anni ’60, la Pontiac non aveva in listino una vera auto sportiva a due posti che potesse competere con la Ford Mustang (l'originale concept Ford Mustang I del 1962, era una due posti). L’allora capo della Pontiac, un certo John Z. DeLorean commissionò al suo reparto tecnico la costruzione di un'agile e aggressiva coupè con carrozzeria in fibra di vetro.
Sfortunatamente, i capi della General Motors pensarono che il modello proposto fosse troppo simile alla Corvette e potesse danneggiarne le vendite, così annullarono i piani di produzione.
La “visione” di DeLorean era di quelle giuste. La Pontiac Banshee era una vera auto sportiva, con il cofano lungo ed ampio, il profilo a "bottiglia di coca cola", l'ampia griglia con cornice del paraurti cromata, il parabrezza fortemente inclinato, il tetto fastback che terminava con un accenno di uno spoiler, paraurti sporgenti e fanali posteriori a tripla fessura in una fascia posteriore tagliata di netto.
La Banshee era stata costruita utilizzando pezzi di telaio modificati dalla Pontiac Tempest del '64 e dotata dell'allora nuovo sei cilindri in linea della casa, abbinato ad una trasmissione manuale a quattro velocità. Un motore che avrebbe potuto sviluppare ben 215 CV, ma che DeLorean tenne volutamente depotenziato, probabilmente per non spaventare i vertici della GM.
Rifinita in vernice argento per accentuare la sinuosità delle linee, la Banshee aveva gli interni rivestiti in rosso brillante. Furono costruiti due prototipi funzionanti: uno verniciato d’argento e l’altro bianco.
Sembra che i due prototipi della Banshee furono nascosti fino a quando non poterono essere acquistati dagli stessi dipendenti GM.
Nonostante non sia stata prodotta, l'influenza del design della Banshee sui futuri prodotti GM è evidente, potendo riscontare alcuni spunti stilistici già sulla Corvette del ‘68, nella Opel GT o nella Firebird del '67.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Pontiac