La XNR deve il nome al suo disegnatore, Virgil M. Exner, Chief Designer del gruppo Chrysler.
Di questa espressione molto personale della sua filosofia di disegno, Exner ebbe a dire che lui "si stava sforzando di evitare la grandezza e la staticità che sono sgraziate e non si addicono ad un'automobile. La meta è tentare di dare un look aggraziato con una forma che ispira movimento. La forma a cuneo esprime questa funzione dell'automobile perchè da un senso di direzione".
La costruzione della XNR fu affidata alla Carrozzeria Ghia.
L'obiettivo era quello di rivaleggiare con i modelli sportivi di altre marche, tra cui la Ford Thunderbird e la Chevrolet Corvette, però, mentre questi modelli sono stati prodotti in serie, la XNR era troppo avanti per il suo tempo e non è mai stata commercializzata.
Costruita a Torino dalla Ghia, la XNR cattura immediatamente l'attenzione con il suo stile asimmetrico, l'enorme presa d'aria sulla parte anteriore e il poggiatesta che si estende fino alla parte posteriore. Parte posteriore che è anche essa estremamente asimmetrica finendo con un enorme "croce" sul lato sinistro.
Il posto di guida, in un primo momento, la fa sembrare una monoposto, ma sotto il coperchio è nascosto il secondo sedile per il passeggero.
Per quanto riguarda il motore, non è esattamente una "muscle car", infatti monta uno Slant-Six (6 cilidrindri a V) da 2,8 litri che eroga 250 cv. L'auto riusciva a raggiungere facilmente i 7000 giri raggiungendo una velocità massima di 240 chilometri all'ora!
L'unico esemplare esistente è stato venduto all'asta per la modica cifra di 935.000 dollari.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Plymouth