Lo scopo di questa particolare vettura, era quello di porsi a livello delle super sportive dell'epoca, quali la Ferrari F50, la Lamborghini Diablo, la Bugatti EB110 e la McLaren F1.
Tuttavia nonostante le sue caratteristiche di auto molto potente e prestazionale, e l'impiego di materiali pregiati e un design avanguardista, rimase una dream car, che non venne mai commercializzata, né in larga scala né come fuoriserie.
In sostanza la GT90, era una rievocazione in chiave moderna della Ford GT40, di cui riprendeva alcuni dettagli stilistici, ma anche un simbolo delle capacità tecniche della Ford, in grado di realizzare una futuribile Gran Turismo per gli anni novanta, da cui il nome (mentre quello della GT40 derivava dall'altezza della vettura espressa in pollici).
Per ciò che concerne il motore la Ford pensò di porsi a livello degli avversari più blasonati, quindi agli ingegneri americani, venne imposto di realizzare un motore V12, ossia la stessa architettura dei propulsori utilizzati da Ferrari e Lamborghini e di sovralimentarlo mediante 4 turbo.
Osservando la macchina di lato, si distingue il suo andamento molto profilato, che inizia dal muso, molto basso tondo e corto, che si raccorda all'abitacolo, la cui parte superiore, ossia dalla linea di cintura (abbastanza alta) al tetto, è completamente realizzata in vetro.
Proprio in questo punto raggiunge la massima altezza, per poi riprendere a scendere con una linea dritta molto tesa, fino a disegnare una curva che segue la circonferenza della ruota posteriore, e che termina con uno sbalzo posteriore corto dalla forma triangolare.
Il frontale ha linee molto tonde e pulite, ma non così massicce, a differenza della vista laterale. Spiccano i raccordi dell'abitacolo alla carrozzeria che si presenta abbastanza larga.
Importante la presenza della grossa presa d'aria dei radiatori, perlopiù rettangolare, affiancata da due altre prese d'aria, quelle dei freni. Queste, (una per lato), sono pure di forma rettangolare, ma disposte in verticale anziché orizzontale, a differenza della presa dei radiatori.
La parte posteriore è molto larga e spiovente e sotto questo profilo sembra essere ispirata alle linee della Lamborghini. Tuttavia unisce allo stile della casa del toro, quello tipico della Ford GT40, con una parte terminale bassa, rettilinea e collegata ai passaruota tondeggianti.
È molto caratterizzata da motivi triangolari, visibili nei gruppi ottici, e nello scarico. Quest'ultimo è composto da quattro collettori, inseriti in una struttura a cinque triangoli, a sua volta posizionata all'interno di un altro triangolo, che ha il compito di proteggerla.
Quest'ultimo è coperto da uno spoiler retrattile che ha il compito di stabilizzare la macchina alle velocità più elevate, fornendo un carico aerodinamico superiore. Questo dispositivo, quando la macchina è ferma o cammina a basse andature, è perfettamente integrato con la carrozzeria, tuttavia quando l'auto incrementa o decrementa sensibilmente la sua velocità, lo spoiler si solleva o si abbassa.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Classic Driver