1968 CHEVROLET ASTRO II

La Chevrolet Corvette ha una storia tumultuosa di progetti e concetti ambiziosi che però non hanno mai raggiunto la produzione. Per vedere una Corvette di serie a motore centrale abbiamo dovuto aspettare il 2020, ma le sperimentazioni e le concept cominciarono già dagli anni ’60. Zora Arkus-Duntov, il padre della Corvette, era convinto che il motore centrale fosse l'unico modo per la Corvette di competere efficacemente nello stile, nell'immagine e nelle prestazioni contro le migliori auto sportive europee. Negli anni '60 ed all'inizio degli anni '70 fece progettare e costruire dal suo team diversi prototipi a motore centrale. E per anni ha fatto pressioni sulla direzione di Chevrolet e GM per portare in produzione una Corvette a motore centrale.

Questa idea del motore centrale fu mostrata per la prima volta pubblicamente con la concept Astro II, originariamente soprannominata XP-880, che fece il suo debutto pubblico nell'aprile 1968 al Salone di New York. La vettura si presentava come una pratica auto sportiva progettata per trasportare due passeggeri ed il loro bagaglio comodamente e rapidamente. Stilisticamente era molto più razionale rispetto alla Astro I (che somigliava più ad una astronave aliena…), era dotata di porte normali per accedere all’abitacolo ed era stato montato un poderoso V8 da 390 cavalli.

Questa “normalità” diede vita a numerose speculazioni sulla possibilità di produrre una Corvette a motore centrale ed anche l'ingegnere capo Zora Arkus-Duntov ed il capo dello styling di GM Bill Mitchell sperarono che la Astro II sarebbe stata la base per la prossima generazione di Corvette. Purtroppo la direzione di GM pensò che il pubblico non fosse pronto per un'auto a motore centrale e che, comunque, riusciva a vendere tutte le Corvette che produceva, quindi non c’era necessità di cambiare.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Chevrolet