Nel 1965 la American Motors si è impegnata a sviluppare un'automobile da inserire nel segmento delle pony cars cioè delle auto in formato ridotto, definite dal concetto bivalente piccolo formato-basso prezzo.
Molti studi e molti prototipi sono stati sviluppati per arrivare a definire le linee della Javelin, la pony car della AM.
Tra questi la Cavalier, la Vixen, la AMX I e la AMX II che vennero raggruppate in un unico progetto (chiamato Project IV) e che divennero una piccola mostra itinerante per saggiare le reazioni e le opinioni di un pubblico selezionato.
La caratteristica principale di questi quattro prototipi è la forte personalità estetica, l'unica arma per battere la concorrenza di Ford Mustang, Chevrolet Camaro e simili.
La forma della AMX II è imperniata sulla modifica del tema fast-back della prima AMX, le dimensione più generose consentirono un miglior sfruttamento dello spazio interno, specialmente nella parte posteriore.
Il parabrezza e i cristalli laterali sono curvi. Caratteristica di questo "momento stilistico" è il disegno aggressivo dello sbalzo anteriore: parafanghi protesi in avanti, presa d'aria integrante l'intera sezione frontale e griglia a marcato sviluppo orizzontale.
Fra le misure di sicurezza, le porte si bloccano automaticamente quando il motore è acceso, i gruppi ottici posteriori sono (come sulla Cavalier) tricolori: verde per indicare il veicolo in moto, giallo per la decelerazione e rosso per la frenata.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: American Motors