Alex Tremulis, grazie anche al bellissimo film di Francis Ford Coppola, è principalmente noto per la sua partecipazione al progetto ed al sogno di Preston Tucker. In realtà il designer americano di origini greche ha lavorato per oltre 45 anni su centinaia di progetti automobili, per più di venti marchi e gruppi, tra cui Auburn, Briggs, Crosley, Bantam, Packard, Kaiser-Frazer, General Motors, Ford Motor Company e Subaru. A differenza di altri designer del suo tempo, non è né un ingegnere, né un designer industriale, ma è riuscito a fare carriera grazie alla sua audacia ed alla sua perseveranza.
Alex Sarantos Tremulis nasce a Chicago da una famiglia di immigrati greci nel 1914 e già da bambino dimostra di avere una particolare predisposizione per il disegno ed una grande passione per le automobili e gli aerei. Alla fine degli studi trova lavoro in un negozio di generi alimentari, ma nel frattempo, senza che nessuno glielo richieda, comincia a presentare progetti di carrozzeria personalizzati a Don P. Hogan, responsabile vendite della concessionaria Duesenberg a Chicago. Hogan riconosce le capacità del ragazzo e dopo avergli commissionato alcuni schizzi per i suoi clienti lo assume.
Nel 1935 viene assunto come illustratore junior presso la Auburn e grazie alla sua bravura e caparbietà l’anno dopo prende il posto di Gordon Buehrig dimessosi da capo dello stile dei marchi Auburn, Cord e Duesenberg. Il suo primo lavoro è trasformare la Cord 810 nel modello 812 e così si inventa l'idea delle marmitte flessibili cromate che escono dal vano motore. A differenza di altri suoi colleghi Tremulis non si prende il merito dei cambiamenti, attribuendo il design della vettura ancora a Buehrig.
Quando il gruppo Auburn chiude, Tremulis si ritrova a cambiare spesso lavoro e aziende, prima alla Oldsmobile, poi alla Custom Motors e ancora alla Crosley. La svolta della carriera avviene nel 1941 quando, per voltare pagina dopo il fallimento della Airflow, il presidente della Chrysler ordina due concept car a un fornitore di servizi esterno, la Briggs, dove ha trovato impiego il designer di origini greche.
Qui Tremulis disegna la Chrysler Thunderbolt, una concept car caratterizzata dalla sua elegante carrozzeria ponton e il suo tetto in metallo nascosto in un vano nella parte posteriore. L’auto ha una forma molto simmetrica, lunga e bassa, diversa dalla produzione contemporanea. La vettura adotta i fari nascosti, idea ripresa dalla DeSoto nel 1942, ma verrà abbandonata dalla Chrysler nel dopoguerra. La Thunderbolt prefigura in un certo senso le tendenze dello stile ponton che si sarebbero poi sviluppate dieci anni tardi.
Durante il periodo bellico Alex Tremulis viene reclutato all'interno del dipartimento di guerra lavorando in un laboratorio aeronautico in Ohio, dove è coinvolto nello sviluppo di concetti avanzati di nuovi aerei. Non ha competenze specifiche in questo settore, ma le sue qualità di illustratore sono impressionanti. È uno dei primi a proporre disegni concettuali di navi a forma di disco volante. Finita la guerra avrà l’incontro che segnerà la sua vita e la sua carriera, incontrerà un uomo ambizioso che sogna di realizzare un’auto rivoluzionaria, Preston Tucker.
Preston Tucker fondò la Tucker Corporation nel 1946. Aveva già fatto realizzare alcuni schizzi dal designer George Lawson, ma non era del tutto convinto. Tremulis viene a sapere dell’esistenza di questo progetto e propone a Tucker alcuni suoi bozzetti, molto più realistici e realizzabili. Dopo essersi incontrati e conosciuti Tremulis viene assunto da Tucker come consulente. Tucker vuole presentare il progetto ai suoi investitori entro il 31 dicembre del 1946 e Tremulis accetta, nonostante la scadenza sia troppo ravvicinata. Partendo dalla proposta di Lawson, il designer analizza tutti i punti di forza e modifica solo quelle parti che possono portare ad un miglioramento aerodinamico, della sicurezza e ovviamente ad una minore spesa. Alla scadenza concordata il progetto è pronto e viene approvato da Tucker ed i suoi collaboratori. Da questo momento il designer ha 60 giorni di tempo per realizzare il modello da mostrare agli investitori.
Il 19 giugno del 1947 il prototipo funzionante della Tucker viene presentato ad investitori e distributori. La vettura è diversa da qualsiasi altra auto di quell'epoca. Il corpo è deformabile per assorbire gli urti, sei uomini di grandi dimensioni possono prendere posto a bordo e ci sono anche le cinture di sicurezza. Purtroppo Preston Tucker viene citato in giudizio per pubblicità ingannevole e truffa nei confronti dei suoi partner e clienti. Dopo un processo che dura quattro mesi, il 18 Gennaio 1950, Preston Tucker viene finalmente scagionato e assolto tutte le accuse contro di lui. Ma essendo pieno di debiti e con un'immagine mediatica ormai deteriorata, la sua azienda viene dichiarata fallita.
Dopo il fallimento della Tucker, Alex Tremulis viene assunto come responsabile dello stile avanzato nel gruppo Kaiser-Frazer. L’azienda è in crisi e cerca di realizzare un modello che possa competere con i grandi colossi di Detroit. Tremulis progetta la Kaiser 105, una vettura che elabora in modo ancora più funzionale i concetti espressi dalla Tucker, ma la vettura non viene realizzata. In produzione ci va la Allstate, sempre progettata da lui. La vettura però non ha successo e la Kaiser-Frazer chiuderà i battenti poco dopo.
Nel 1954 realizza la FX-Atmos, uno studio a grandezza naturale ispirato a temi aeronautici ed aerospaziali, con carrozzeria in plastica e fibra di vetro verniciata nei colori della bandiera americana.
Nel 1956 è la volta della Ford Mexico, una biposto in fibra di vetro realizzata in scala 3/8. La vettura è caratterizzata da una carrozzeria priva di spigoli. Il frontale molto sottile e le pinne posteriori avrebbero dovuto renderla molto aerodinamica e stabile alle alte velocità. Il nome faceva riferimento alla mitica Carrera Panamericana, gara velocissima e pericolosissima sulle strade aperte del Messico.
Tra il 1958 ed il 1963 vengono realizzate altre concept car tra cui la Ford X-2000, anche questo in scala 3/8, che rappresenta la visione del marchio americano sull’auto del futuro. E’ poi la volta della Ford La Galaxie del 1958, vettura più tradizionale ma fornita di numerose soluzioni elettroniche dalla realizzazione un po’ nebulosa. Nel 1959 progetta il modello La Tosca, dal nome della famosa opera di Giacomo Puccini, un modello sempre in scala 3/8, funzionante grazie a un radiocomando con una portata di un miglio. Tremulis riprende su questo prototipo il principio dei fari nascosti della Chrysler Thunderbolt e copre l'abitacolo con un imponente tetto in plexiglass.
Nel 1961 Tremulis si immagina la Ford Gyron, una vettura futuristica che aveva due ruote in linea, era stabilizzata da giroscopi e le ruote posteriori a scomparsa erano utilizzate solo a vettura ferma. Tremulis attualizza nella Gyron la meccanica giroscopica della monorotaia brevettata da Louis Brennan nel 1903, mentre un giovanissimo Syd Mead lavora sulla linea. La Ford Gyron poteva ospitare due persone sedute una al fianco dell’altra e mostrava una serie di soluzioni veramente innovative. Realizzata in vetroresina la Ford Gyron era alimentata da un motore elettrico che le permetteva di raggiungere la velocità di equilibrio di 5 miglia orarie, la ruota anteriore era manovrata tramite un quadrante sulla console e tra i due posti era alloggiato un telefono mobile. Per la Fiera Mondiale di Seattle del 1962 la Ford espone il modello in scala 3/8 della Seattle-ite XXI un’auto a quattro ruote motrici che poteva essere azionata da una fonte di alimentazione intercambiabile, elettrica o nucleare. Un’altra divagazione futuristica del designer di origini greche.
Tra il 1957 e il 1963, Alex Tremulis prende parte alla progettazione del Boeing X-20 Dyna Soar, un precursore dello Space Shuttle. Il programma fu abbandonato nel dicembre 1963, ma le sue caratteristiche e gli studi svolti nell'ambito di questo programma saranno utilizzati quindici anni dopo per progettare la navetta spaziale americana. Alla fine del 1963 Tremulis lascia la Ford, fondando la sua società di consulenza nel Michigan. Uno dei suoi progetti più importanti di quegli anni è sicuramente il Gyronaut X-1, una motocicletta aerodinamica costruita per tentare il record di velocità sul lago salato di Bonneville. Nel 1966 la moto stabilisce il record di velocità raggiungendo i 395,363 km/h. Negli ultimi anni della sua carriera lavora come consulente alla Subaru, realizzando il modello Brat, un'auto a metà tra coupé ed fuoristrada quattro ruote motrici e che sarà prodotta dal 1977.
Alla fine degli anni '80, Alex Tremulis viene assunto come consulente da Francis Ford Coppola, per la realizzazione del film Tucker . Il film da l'opportunità a Tremulis di raccontare la storia dal suo punto di vista e di uscire da un apparente anonimato ottenendo il giusto riconoscimento per il grande contributo dato al design automobilistico. Alex Tremulis morirà nel 1991 dopo un attacco di cuore.