Chiamata così in onore della vittoria di una Cooper-Maserati al Gran Premio del Messico nel 1966, la Maserati Mexico fece il suo debutto al Salone di Torino nel 1966.
Al posto del 6 cilindri della Sebring, montava un nuovo V8 ed una carrozzeria molto elegante progettata dalla Carrozzeria Vignale. La Mexico era indirizzata ad una clientela alla ricerca di un'auto lussuosa, possibilmente a quattro posti, ma che avesse anche una notevole connotazione sportiva.
La proposta di Frua, presentata nel 1968 al Salone di Ginevra, non ha niente a che vedere con la Mexico prodotta in serie. Il rapporto tra il designer Pietro Frua e la Maserati era di vecchia data ed aveva portato ad una serie di creazioni su misura che erano tra i modelli più eleganti marchiati con il tridente.
Il suo design era più armonioso di quello della macchina di produzione. La versione di Frua era più tesa e ricordava in qualche modo la Quattroporte I, ma soprattutto la 5000 GT dell'Aga Khan, di cui è la naturale discendente.
Purtroppo Pietro Frua non ha lasciato commenti su quella che sembra essere uno dei suoi migliori disegni. Secondo il suo biografo, Giuliano Silli, Pietro Frua ha lavorato sulla vettura da solo.
Dopo il Salone di Ginevra, è rimasta alla Carrozzeria Frua fino al dicembre 1969 quando è tornata alla fabbrica Maserati. Sembra, secondo alcune fonti, che l'auto sia stata costruita nel settembre 1967 e che sia rimasta incompleta per poterla presentare, seppur staticamente, al Salone di Ginevra.
Più tardi la macchina tornò in fabbrica e fu terminata. Nel marzo 1970, l'auto fu finalmente consegnata ad Auto Paris (l'importatore spagnolo, con sede a Barcellona, che l'aveva richiesta).
Bisogna ricordare che la Carrozzeria Frua era una società molto piccola e che compiti come la conversione di una macchina statica in una versione funzionante richiedevano molto tempo. Comunque, dopo la sua preparazione finale in fabbrica, fu venduta il 24 marzo 1970, due anni dopo la sua presentazione a Ginevra, all'Auto Paris.
Poco dopo, nell'aprile del 1970, fu inviata per mare nella capitale catalana. Le foto d'epoca in fabbrica la ritraggono con ruote di metallo Borrani, ma fu venduta poi con le ruote a stella Elektron. Montava accessori insoliti per l'epoca come il servosterzo, l'aria condizionata e la radio.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Maserati