Per i designer del Centro Stile Lancia è sempre stato un po' il sogno nel cassetto: riproporre la Fulvia Coupé come se idealmente la sua evoluzione stilistica non si fosse mai interrotta. Dunque, l'approccio al progetto è stato fin da subito molto chiaro: nessuna indulgenza nostalgica, ma una rilettura in chiave Post-Modern del concetto e degli stilemi originali.
La freschezza e il dinamismo della linea dovevano essere al primo posto, senza però tradire il feeling che era capace di trasmettere la Fulvia disegnata da Castagnero nel 1965, un raffinatissimo mix di eccentricità, eleganza, pulizia estetica e sportività.
Quindi un coupé assolutamente moderno, anzi occasione per esplorare soluzioni estetico-ingegneristiche capaci di improntare anche la futura produzione Lancia, ma portatore di una grande forza evocativa per chi all'epoca l'aveva desiderata e sognata.
Le dimensioni e l'architettura tre volumi della show car Fulvia Coupé sono praticamente sovrapponibili a quelli della precedente ma con una carreggiata allargata per dare più stabilità e una maggiore robustezza alla vettura.
L'impianto generale richiama quello dei motoscafi Riva dell'epoca, caratterizzati dalla coda tronca, da un volume estremamente dinamico e da una prua fendente. Il motivo stilistico più connotativo, cioè la fascia costante a "ferro di cavallo" che abbracciava tutta la carrozzeria con un "effetto uscente" sulla coda, è stato interpretato conferendogli un carattere più dinamico ed un andamento affusolato.
Il punto di massima tensione è sulla ruota anteriore, dove si concentra anche tutto il peso visuale dell'automobile, a sottolineare la trazione e il motore anteriori, con un risultato finale che esprime la sensazione di "tirare" tutta la vettura.
Anche l'andamento "a goccia" della pianta, con la massima larghezza nella parte anteriore e una tendenza a rastremarsi verso la coda tronca, contribuisce a dare questo effetto. Completano il trattamento dei volumi, un lungo cofano, una green-house di dimensioni contenute e una particolare distribuzione delle masse.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Lancia