Frutto della collaborazione tra l’Istituto Europeo di Design, Quattroruote e Pininfarina, la concept car Scilla è stata realizzata come progetto di tesi del Master in Transportation Design 2015/16 dello IED di Torino, e nasce dalla necessità di recuperare il valore della leggerezza nella nostra esistenza e nell’esperienza di guida.
La Scilla esprime una leggerezza prima percepita e poi esibita, come un velo che, nell’adagiarsi su una forma, ne rivela le sue linee, i suoi volumi. Una leggerezza data dalla riduzione del peso e degli impatti ambientali, con motori e materiali innovativi, delle sovrastrutture stilistiche e formali.
Il nome Scilla – scelto dal pubblico Facebook di Quattroruote – trae ispirazione dal mito greco della ninfa intrappolata nelle sembianze di un pesante mostro marino. La concept car simboleggia infatti il riscatto del mito stesso che, nell’espressione di linee e forme pulite, ritrova la sua leggerezza originaria.
La Scilla è un veicolo sportivo a guida semi-autonoma dal layout innovativo e asimmetrico 1+1, la cui disposizione interna è ispirata al mondo dell’aeronautica.
L’auto su strada è spinta da quattro motori brush-less a propulsione elettrica plug-in/plug-off alloggiati nelle ruote anteriori e posteriori, che permettono una perfetta trazione e controllo del comportamento in strada.
L’auto accoglie e protegge gli occupanti all’interno di uno spazio sospeso e chiuso da un guscio superiore dalla struttura innovativa, un veicolo dai tratti tesi ma dalle superfici fluide che recupera il piacere e l’emozione della guida in uno scenario del 2030.
Scilla è concepita infatti come un aliante su strada, uno spazio-abitacolo dove abbandonarsi e liberarsi dalla quotidiana mobilità.
È dotata di un sistema di interazione uomo-macchina che, attraverso il volante, monitora l’esperienza della guida ricoprendo il ruolo di tutor del conducente, percependo situazioni di instabilità e/o di pericolo in viaggio.
Il progetto è il risultato di un percorso che ha coinvolto i sedici studenti del Master sotto la supervisione di Alessandro Cipolli, che li ha seguiti in un processo che replica quello di un centro stile automotive contemporaneo.
Tutti gli studenti hanno presentato una proposta individuale; quelle che meglio hanno saputo rispondere per gli interni o l’esterno al brief iniziale sono state selezionate e unite nella progettazione della versione finale. La classe ha quindi creato un gruppo di lavoro portando a termine il progetto definitivo da rappresentare in scala reale.
Il design della Scilla è degli studenti: Ramón Aguirre Dávalos (Messico); Yusuf Atlamaz (Turchia); Ana María Bravo Sanabria (Colombia); Giovanni Bulgarelli (Italia); Ko-Han Hsu (Taiwan); Kaihang Huang (Cina); Abhijeet Kumar (India); Daniel Antony James Lourdusamy (India); Jayesh Ajay Naphade (India); José Rogelio Quesada Campos (Costa Rica); Allwyn Pushparaj Santha Suthan James (India); Igor Shenderey (Russia); Jaehyun Shin (Sud Korea); Yanyi Song (Cina); Sandeep Dilip Sutar (India) e Daniel Gilberto Teruel Valdenea (Messico)
Fonte: Istituto Europeo di Design
Image Credit: Istituto Europeo di Design