1986 FERRARI 288 GTO EVOLUZIONE by MICHELOTTO

La 288 GTO Evoluzione avrebbe dovuto gareggiare nelle competizioni endurance in circuito. La progettazione, che partiva dalla 288 GTO, iniziò nel 1985 su iniziativa dell’allora capo progettista Ferrari, l’ingegner Mauro Forghieri.

Nel progetto venne coinvolta anche la Michelotto Automobili, azienda nata come concessionaria padovana del Cavallino Rampante e successivamente impegnata nelle competizioni Rally, Gran Turismo e Prototipi.

La Ferrari 288 GTO Evoluzione sarebbe dovuta essere una versione destinata esclusivamente al Motorsport, ma alla fine fu uno dei tanti progetti che i costruttori furono costretti ad abortire a fronte dello stravolgimento regolamentare imposto dalla Federazione Internazionale per porre un freno all’escalation di potenza e di prestazioni.

Rispetto alla versione di partenza, sulla Evoluzione si puntò a ridurre il peso, migliorare l’aerodinamica e incrementare la potenza, pur riducendo la cilindrata per entrare nel regolamento del Gruppo B.

La 288 GTO Evoluzione, grazie al motore V8 di 2855 cc dotato di due turbocompressori, erogava 650 CV a 7800 giri e una coppia massima di 667 Nm. L’elettronica di gestione del motore era derivata dalla Formula 1, mentre l’enorme potenza era gestita da un cambio manuale a cinque rapporti, posizionato dietro il propulsore, di fatto “a sbalzo”.

Con un ampio utilizzo di vetroresina e kevlar, la massa della vettura era ridotta in appena 940 kg. Il risultato erano prestazioni incredibili per l’epoca: accelerazione da 0 a 100 km/h in 4 secondi secchi ed una velocità massima di 370 km/h.

Della Ferrari 288 GTO Evoluzione vennero realizzati cinque esemplari più un prototipo dimostrativo iniziale ma, l’auto non venne mai schierata, nè dalla Scuderia Ferrari, nè da Team Clienti.

Due di queste auto sono andate distrutte nel corso dei crash test. Un'altra è stata smontata e i componenti sono stati venduti come ricambi ad un cliente Ferrari la cui auto aveva subito un incidente.

Solo una di queste vetture (con telaio 47649) resta quindi l'unica vettura sperimentale esistente ed essendo un prototipo non risulta tra i 272 esemplari di serie. L'auto è rimasta di proprietà della Ferrari fino al 1987 quando un cliente speciale Ferrari è riuscito ad acquistarla.

L’esperienza di quel gruppo di lavoro non fu vana, perché dalle ceneri di questo progetto nacque, tre anni più tardi, la celebre F40.


Fonte: Ferrari
Image Credit: Ferrari