Questo prototipo di vettura sportiva Autobianchi – studiato interamente dal Centro Stile della Fiat (design Pio Manzù) – è il documento di un indirizzo nuovo, cioè di un potenziamento della attività di ricerca nel campo del design da parte di una grande casa automobilistica, per una produzione di grande serie – al di fuori della èlite dei grandi carrozzieri.
L’applicazione di principi aerodinamici è stata di grande importanza per questo studio. Una caratteristica della carrozzeria è la sezione estremamente profilata della parte anteriore. Mediante l’eliminazione di superfici frontali perpendicolari all’asse di penetrazione è stata raggiunta una forma di penetrazione aerodinamica molto favorevole.
Il disegno della parte posteriore è stato impostato secondo il principio aerodinamico della coda tronca senza portare la teoria a estreme conseguenze come su alcune vetture prototipo da corsa nelle quali la superficie della coda tronca corrisponde alla superficie della sezione massima.
Nel disegno dell’abitacolo particolare cura è stata dedicata allo studio degli elementi concorrenti alla sicurezza passiva. Cruscotto, rivestimento delle portiere, padiglione, montanti, l’intero abitacolo sono rivestiti di pannelli in poliuretano espanso
L'auto era priva di motore e di organi meccanici. Rimase, purtroppo, solo un esercizio stilistico.
Fonte: Buonocunto Mario
Image Credit: Fiat