Il progetto Scarabeo nasce a metà degli anni 1960, quando l'Alfa Romeo stava sviluppando l'idea di un prototipo da corsa con l'obiettivo di tornare alle grandi competizioni, dopo il suo ritiro nel 1953, grazie al miglioramento della posizione finanziaria derivata dal successo di vendite della Giulietta e delle sue derivate.
Il prototipo da corsa venne ideato su un telaio a forma di H, tre dei quali vennero inviati - insieme a un motore Giulia GTA - alle officine OSI di Torino, che erano una controllata della carrozzeria Ghia. Ad ogni telaio fu assegnato un diverso disegno di carrozzeria ed una posizione di guida leggermente diversa.
Uno dei principi che hanno ispirato la Scarabeo era quello del maggior arretramento possibile della posizione di guida.
L'idea era stata suggerita negli anni cinquanta dalle prove effettuate da Consalvo Sanesi, secondo cui la posizione arretrata poteva offrire al conducente una posizione migliore da cui partire per valutare il comportamento della vettura - e, quindi, il controllo della macchina.
L'Alfa Romeo Scarabeo, a differenza di altre concept-car, prese forma in più esemplari: il primo di color argento, con guida a destra, fu svelato al Salone di Parigi nell'ottobre 1966; poi giunsero un secondo prototipo dal disegno semplificato ed una barchetta, che però non venne completata ed è ancora “nascosta” nei sotterranei del Museo.
Il taglio della silhouette, che prese forma presso la OSI (Officine Stampaggi Industriali) di Borgaro Torinese probabilmente a firma di Sergio Sartorelli, si riallaccia alla fisionomia delle TZ, ma con un approccio più muscolare.
La Scarabeo ha visto un nuovo approccio alla tecnica di costruzione dei telai. La struttura a forma di H è stata costruita da tubi di grande diametro, che inglobavano anche i serbatoi di carburante per distribuire in modo uniforme il peso del liquido su tutta la vettura.
Questo concetto è stato utilizzato in seguito nella Tipo 33, così come la scelta di materiali per l'epoca poco utilizzati nel settore automobilistico come il magnesio.
Altre caratteristiche interessanti furono la frizione ed il cambio incorporati nel blocco motore, i freni a disco posteriori sono in posizione centrale.
Anche se gli elementi meccanici concepiti per la Scarabeo sono stati abbastanza avanzati da porre le basi per la prestigiosa Tipo 33, il progetto iniziale di messa in produzione di una piccola serie venne definitivamente abbandonato.
Delle tre Scarabeo costruite, due rimangono nel museo storico Alfa Romeo, mentre la coupé argento si pensa che sia in una collezione privata in Canada.
Fonte: Buonocunto Mario
Image Credit: Alfa Romeo - (Photo 4,5,6) ArchivioPrototipi.it