Il prototipo "164 Proteo" venne ideato da Walter de Silva, al tempo responsabile del Centro Stile Alfa Romeo, allo scopo di realizzare una vettura che creasse un nuovo segmento del mercato automobilistico, rappresentato dalla tipologia Coupé-Cabriolet.
La denominazione "Proteo", mutuata dall'omonima divinità della mitologia greca, fu scelta per sottolineare la possibilità di trasformare a piacimento la forma della carrozzeria.
Nel marzo 1991, dopo 18 mesi dall'inizio della fase progettuale, la "164 Proteo" venne presentata al Salone di Ginevra quale "vettura laboratorio coupé-spider", dichiarando che non doveva essere considerata una semplice dream car, ma un modello di possibile produzione in serie, il cui inizio era prevedibile nell'arco di un triennio.
La definizione di "vettura-laboratorio" fu particolarmente calzante già dall'inizio, non solo per gli aspetti innovativi e per le raffinatezze tecniche da sperimentare, ma anche rappresentando il primo prototipo che il Gruppo FIAT progettò completamente con strumenti informatici, velocizzando le fasi progettuale e prototipale, oltre a contemporaneamente generare i dati utili alla successiva realizzazione degli impianti produttivi.
Tuttavia, nonostante l'interesse mostrato dalla stampa specializzata e dal pubblico, le previsioni non furono rispettate. Giunto all'ultimo stadio evolutivo e ormai pronto per l'industrializzazione, il prototipo fu accantonato dalla dirigenza del Gruppo FIAT, in quanto la sua produzione non fu ritenuta remunerativa.
Fonte: Alfa Romeo
Image Credit: Alfa Romeo - (Photo 5,6,7,8,9) Archivio Prototipi