Sono dovuti passare tredici anni affinché il primo SUV di Alfa Romeo passasse dallo status di "concept" a quello di auto di serie. Nella Stelvio, resta molto poco della Kamal, forse proprio niente, a parte la volontà di arrivare dritta al cuore degli appassionati del marchio con il suo mix di eleganza e sportività.
La concept Kamal venne presentata al Salone di Ginevra del 2003, in un momento di grande successo sul mercato, dovuto ai modelli 156 e 147. A breve sarebbe arrivata anche la GT e quindi si poteva supporre che nella gamma ci fosse spazio anche per un SUV. Naturalmente uno che rappresentasse al meglio l’immagine di Alfa Romeo.
Probabilmente la Kamal si sarebbe ritagliata la sua fetta di mercato giocandosela ad armi pari con le Mercedes-Benz M Klass, BMW X5 e Porsche Cayenne. Dal punto di vista meccanico non avrebbe avuto niente da invidiare a nessuno, sotto il cofano avrebbe preso posto il V6 “Busso” da 3,2 litri e capace di 250 CV, abbinato al differenziale autobloccante Torsen e alla trazione integrale.
La base di partenza fu ovviamente quella della 147 e la sua linea, studiata dal Centro Stile Alfa Romeo, ovviamente mostrava questa parentela. Le fiancate erano bombate e scolpite, a sottolineare l'importanza dei passaruota come muscolosa immagine di potenza. Sulla coda i due fanali sottili e a sviluppo orizzontale puntavano verso il logo Alfa Romeo posto al centro del portellone, messo in evidenza anche dalla forma del lunotto.
La parte forse meno a caratterizzazione Alfa Romeo era il frontale, con il trilobo che sembrava spingere l’auto in avanti ed unito ai fendinebbia da un listello cromato. I due gruppi ottici principali erano piccoli e sfuggenti, forse sottodimensionati rispetto all’imponenza del muso.
La Kamal non andò in produzione, ma questo non ci ha mai meravigliato. Quello che invece sorprende è che ci siano voluti tredici anni prima che Alfa Romeo riuscisse ad entrare in un settore che già nel 2003 si stava rivelando di grande successo.
La Kamal oggi è custodita nel deposito del Museo Storico Alfa Romeo.
Fonte: Buonocunto Mario
Image Credit: Alfa Romeo