A metà degli anni ’60 la Vauxhall stava considerando seriamente la possibilità di costruire una vettura sportiva a due posti. Nel 1965 era stata appena presentata la Opel Experimental GT, piccola coupè sportiva in stile Corvette che aveva riscosso un notevole successo al Salone di Parigi. Il reparto di progettazione della Vauxhall, sotto la direzione di David Jones, si mise al lavoro e nel marzo del 1966 fu presentata a Ginevra la XVR Concept. Una originale quanto stravagante coupè sulla quale avevano lavorato tra gli altri anche Leo Pruneau, Wayne Cherry, John Taylor, Judd Holcombe e Pat Fury, nomi importanti del design della General Motors.
Purtroppo la XVR non andò mai oltre lo stadio di prototipo, probabilmente perché era troppo complessa da costruire e forse un pochino troppo avanti per i suoi tempi. Sembrava che il marchio inglese avesse abbandonato del tutto l’idea, anche perché una nuova concept fu presentata solo nel 1970, la SVR, uno studio futuribile senza speranze di essere prodotta.
In realtà il reparto di progettazione, su direttiva della GM, era stato messo a lavorare su un progetto simile a quello della Opel GT. Un progetto rimasto segreto per anni e svelato in tempi recenti da un dipendente del GM Media Archive. Al programma venne assegnato il codice di progetto XP-867 e lo sviluppo dello stile venne realizzato dal GMOO Advance Design Studio. Gli schizzi di stile ed i rendering a nastro a grandezza naturale, datati agosto 1966, mostrano l’idea di una coupè sportiva con molti punti di contatto con la Corvette e della precedente XVR, ma in un concetto semplificato e più adatto ad una possibile produzione.
Dopo una revisione informale da parte della dirigenza della GM, la fase successiva fu quella di trasferire il progetto concordato su un modello in argilla a grandezza naturale. La vettura venne completata il 26 agosto del 1966 e fotografata nel piazzale del Design Centre della GM. La XP-867 Concept aveva un aspetto attraente, ma secondo i dirigenti GM la vista laterale e la parte posteriore sembravano un po’ goffe e non perfettamente equilibrate.
La vettura fu rispedita al centro di modellazione per fare le modifiche richieste dai dirigenti. Venne riprofilata la parte posteriore, rimodellato l’anteriore, aggiunte feritoie sul cofano e le linee di chiusura di porte, bagagliaio, cofano e fari, questi ultimi applicati in modo posticcio al posteriore. Agli inizi di ottobre il mock-up definitivo della XP-867 Concept fu pronto. Vennero aggiunti i paraurti e la targa identificativa che la presentava come Vauxhall GT. Per la colorazione venne scelto l’oro metallizzato.
Nonostante la vettura avesse ricevuto l’approvazione della dirigenza non fu ulteriormente sviluppata, rimanendo allo stadio di mock-up, probabilmente perché si attendevano riscontri commerciali dalle vendite della Opel GT, in modo da valutare se fosse opportuno immettere un’altra vettura in quel settore. I riscontri non furono positivi e la XP-867 finì nell’oblio.
Fonte: ArchivioPrototipi.it - Vauxpedianet
Image Credit: Vauxhall