Il meno che si possa dire della Renault Sport Spider, svelata al Salone di Ginevra del 1995, è che sia un’auto sportiva. Renault ha puntato talmente sulle prestazioni, che gli occupanti sono pregati di indossare i caschi.
Essenzialità ed efficienza sono le parole chiave per definire la Renault Sport Spider. Volendosi concentrare esclusivamente sulla sportività, Renault ha progettato la sua Spider a barchetta, senza parabrezza, sostituito da un frangivento per ottimizzare l’aerodinamica. Anche gli interni sono spogli, per alleggerire il veicolo.
Ingredienti per buone prestazioni: un motore efficiente e un’auto leggera. La Renault Sport Spider è perciò dotata di un motore a 4 cilindri e 16 valvole erogante 150 CV (motore che equipaggiava anche la Clio Williams). Inoltre, tra telaio d’alluminio e assenza di servosterzo e servofreno, ABS e riscaldamento, la Spider resta sotto i 790 kg. I sedili avvolgenti e il roll-bar ne accentuano l’anima corsaiola.
La Renault Sport Spider verrà prodotta in piccola serie (solo 1.726 esemplari) nella fabbrica di Dieppe che fino ad allora assemblava le Alpine. Fatto notevole: La Spider è la prima rappresentante di una nuova divisione che si farà presto un nome prestigioso: Renault Sport. La griffe RS sfrutta l’immagine delle numerose vittorie di Renault in Formula 1.
Renault Sport svilupperà appositamente una coppa monomarca per la sua Spider. Fu quindi lanciata una versione “da circuito” della RS Spider, battezzata Trophy. Quest’ultima si riconosce per il roll-bar a gabbia e il motore da 180 hp. Di questa versione Trophy sono stati prodotti 90 esemplari.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Renault