Alla Renault hanno sempre fatto dei tentativi per entrare nel mercato delle auto di lusso.
Negli anni '70 ci fu la R30, una versione allungata della R16 con un motore V6 e finiture di lusso. La macchina non era cattiva, ma non ebbe successo.
Nel corso degli anni '80 ci ha provato di nuovo con la più attraente R25 disegnata da Robert Opron. L'auto ebbe un discreto successo, specialmente al di fuori dei confini nazionali, rivaleggiando con le Audi 100 e le Ford Scorpio.
Nel 1987, la Renault ha nominato Patrick Le Quément come Vice Presidente del Corporate Design con il compito di scuotere lo stile di Renault e, di conseguenza, la sua posizione nel mercato.
Le Quément avuto modo di lavorare con calma e uno dei primi frutti del suo nuovo corso è stato mostrato al Salone di Parigi del 1988.
La concept Megane era una berlina a tre volumi, con un coefficiente di resistenza di 0,21; Renault descriveva l'aspetto della Megane con: "sembra grassoccia ma non è così, è una forma completamente nuova" (A dire il vero, l'uso della parola "grassoccia" o "paffuta" a seconda delle versioni, non era molto commerciabile... ndr).
Le sue enormi porte scorrevoli hanno rivelato un interno che assomigliava a quella di un jet privato, la Megane garantiva un comfort eccezionale per quattro persone, anticipando di qualche anno la concept Avantime.
"Una supercar per la vita!" questo lo slogan usato da Le Quément definendo alcune delle caratteristiche più avanzate della vettura. Come i due vani bagagli e la sua capacità di passare da tre volumi a due facendo scorrere il lunotto posteriore.
Certo, un'esagerazione da "show-car", ma il seme era stato gettato, la Renault finalmente entrava, di forza e con classe, nel settore delle berline di lusso.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Renault