“Realizzare un oggetto straordinario, scevro di ogni banalità”: era questo l’obiettivo indicato al gruppo di lavoro coinvolto nel progetto Z06. La ricerca prese l’avvìo nel giugno 1994 nell’ambito della divisione “Design avanzato” diretta da Jean-Francois Venet, sotto la supervisione di Patrick Le Quément. Alla fase preliminare, che produsse un gran numero di bozzetti, parteciparono una dozzina di disegnatori.
Al termine di un primo riscontro, quattro furono le proposte ritenute adatte per la prosecuzione dello studio in volume. Vennero così costruiti quattro modelli in scala ridotta, in vista della selezione finale prevista per il luglio 1994. La scelta definitiva cadde sul progetto di Florian Thiercelin. La realizzazione del prototipo venne affidata al centro “G- Studio”, annidato fra le foschie di Torino e i primi contrafforti delle Alpi.
Il design esterno della Initiale si rivela indiscutibilmente particolare. L’intento dei designer era di conciliare umanesimo e tecnologia, eleganza e modernità, emozione e semplicità. Dovevano insomma evitare tutte le volgari bizzarrie del lusso: impudenza, ostentazione, orpelli.
Dovevano inoltre rinunciare a ogni citazione del passato, anche per non inserirsi nella prospettiva di un post-modernismo sterile o disincantato.
La silhouette è deliberatamente a due volumi, affermando così il legame di questa concept car con tutte le Renault di gamma alta. Le fiancate tese, delicatamente sagomate, esprimono prestanza, le proporzioni, presenza. I volumi strutturati ispirano robustezza, mentre i paraurti molto pronunciati suggeriscono potenza. Il profilo anteriore è sorprendente, sobrio eppure caratterizzante.
Il bagagliaio è di un tipo inedito. A differenza dei portelloni tradizionali, quello di Initiale non ingloba il lunotto ma si apre con un movimento automatico di traslazione al di sopra del padiglione, secondo una complessa cinematica attuabile grazie a un meccanismo brevettato, andando a coprire il lunotto e facilitando l’accesso al vano bagagli.
Ogni dettaglio è stato studiato con attenzione, come testimoniano il disegno verticale dei proiettori, la curiosa impressione offerta dai vetri dei fari e dei fanalini di coda, o ancora il motivo dei cerchioni. Initiale difende l’immagine di un trasporto individuale veloce e confortevole esaltando al contempo, con grande semplicità, il fascino del viaggiare.
La Initiale è costruita su un inedito pianale, dalle dimensioni impressionanti: 3019 mm il passo, 1660 mm la carreggiata anteriore, 1630 quella posteriore. L’impianto è tradizionale, con il motore anteriore longitudinale. Il V10 si abbina alla frizione idraulica pilotata e al cambio a sei rapporti con comando sequenziale.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Renault