1986 PEUGEOT PROXIMA

La Proxima prende il nome dalla stella Proxima Centauri, la stella più vicina al sole. Questa avveniristica concept car sperimentava materiali come la fibra di carbonio ed il policarbonato al tempo semisconosciuti in campo automobilistico.

Inoltre, faceva ampio uso dell’elettronica, a quel tempo riservata all’impiego aerospaziale o alle supercar e che oggi troviamo in tutte le moderne vetture.

Altro esempio semplice semplice? L’avanzato sistema di navigazione assistita. Il navigatore, insomma. Oppure, l’impianto di climatizzazione, gestito da cellule voltaiche alimentate ad energia solare.

Una vettura come la Proxima non poteva non avere una meccanica d’avanguardia. Il motore, ad esempio, era un sei cilindri biturbo di 2,8 litri che erogava ben 600 cavalli ed era gestito da una centralina elettronica di tipo multi-point sequenziale.

Interessante il ricorso alla trazione integrale, che entrava in gioco solo all’occorrenza ovvero quando v’era perdita di aderenza di una o più ruote. Potentissimo, infine, l’impianto frenante affidato a quattro freni a disco autoventilati gestiti dall’abs.

Originale l’abitacolo, caratterizzato da colori accesi e vivaci dove trovavano posto comodamente due passeggeri, anche se la concept era proposta come una 2+2.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Peugeot