Il progetto C 111 nasce dall’esigenza di Mercedes-Benz di avere un prototipo di studio sul quale sperimentare nuove tecnologie per i motori. I vari esperimenti riguardavano i motori rotativi Wankel, i motori diesel ed i motori a benzina turbocompressi. I primi schizzi ed i primi prototipi vennero realizzati nel 1968.
La Mercedes-Benz C 111-I, la prima di una lunga serie, fu terminata nel 1969 e presentata al Salone di Francoforte di quell’anno. Stampa e visitatori rimasero estasiati dalla bellezza e dalle innovazioni tecnologiche di quel prototipo. La leggenda narra che ci furono persone disposte a pagare con un assegno in bianco la Mercedes-Benz pur di accaparrarsi l’auto.
La vettura fu presentata nell'inedito colore "Weißherbst", un arancione brillante che la rendeva ancor più vistosamente attraente. La C 111-I si presentava con le classiche porte ad ala di gabbiano, evidente richiamo alla 300 SL Gullwing degli anni ‘50 ed un corpo in fibra di vetro che aveva permesso ai progettisti di creare lunghe linee fluide, scoprendo nuove possibilità nel design aerodinamico delle auto sportive. Il coefficiente di resistenza era di 0,35.
Nonostante sembrasse quasi pronta per la produzione con il suo alto livello di costruzione e di finitura, tipico della Mercedes-Benz, la C111 fu creata esclusivamente per la ricerca e lo sviluppo. Alla fine del 1965, la casa di Stoccarda aveva provato per la prima volta un motore a pistoni rotanti e voleva stabilire se il brevetto di Felix Wankel potesse diventare il futuro dei motori a combustione, oltre a questo la C 111-I venne usata anche per sperimentare le nuove carrozzerie fabbricate con fibra di vetro.
Montato trasversalmente nel telaio c'era un motore Wankel a tre rotori denominato Tipo M950F. Il motore aveva tre camere a pistoni rotanti da 600 cc l’una che davano una cilindrata complessiva di 1800 cc. Con la compressione impostata su 9,3: 1 e l'iniezione di carburante meccanica Bosch, il motore Tipo M950F produceva una potenza di 280 CV.
Furono costruiti sei esempi del C111-I, con lievi variazioni di dettaglio da un esemplare all'altro.
Lo stile futuristico della C111-I fu creato sotto la direzione del capo designer Bruno Sacco. Sebbene non fosse la prima concept a motore centrale, questa nuova auto era radicalmente diversa dal prototipo SL-X prodotto all'inizio del 1966.
La creazione di Sacco presentava un muso inclinato con fari a scomparsa situati ai lati di una griglia di raffreddamento del radiatore. Le luci supplementari furono sistemate più in basso sotto una copertura di plastica chiara. La parte inferiore del corpo fu verniciata in nero opaco per conferire alla C111-I un profilo slanciato. Sacco incorporò le porte “Gullwing” incernierate sul tetto ed ognuna di esse era dotata di una coppia di montanti idraulici pressurizzati.
Molte delle caratteristiche del design della C111-I furono adottate da altri produttori, in particolare i fari a scomparsa montati sopra pannelli trasparenti per l'illuminazione ausiliaria. Questo layout sarà utilizzato sia sulla Lamborghini Countach che sulla Ferrari Berlinetta Boxer. La Ferrari adotterà anche la livrea bicolore, dove le sezioni del corpo inferiore erano verniciate di nero opaco.
Come detto la Mercedes-Benz non ha mai considerato una eventuale produzione della C 111-I, ma ha continuato a sperimentare nuove soluzione per migliorare i problemi riscontrati nell’utilizzo del motore Wankel. A distanza di un anno verrà presentato un modello evoluto, la C 111-II, alla quale verrà installato un nuovo motore a quattro rotori.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Mercedes-Benz