2002 CITROËN C-AIRDREAM

La C-Airdream, presentata nel 2002 al Salone di Parigi ipotizzava una possibile coupé sportiva di Citroën: bassa, larga, tutto vetro, cofano lungo e coda spiovente.

Il muso è imponente, con la calandra stretta che eleva a protagonista il logo di Casa, i gruppi ottici che sfumano quasi fino all’altezza dei passaruota, la doppia presa d’aria orizzontale che taglia il paraurti inferiore.

La vista posteriore si riassume in una coda spiovente, che nasce dall’intersezione del lunotto (parte integrante del tetto) e della linea verticale del baule. Pulito il paraurti, bella la striscia sottile che funge da terminale di scarico.

Dentro c’è la scenografia di Star Trek, con una cupola trasparente che racchiude i passeggeri, intervallata ogni tanto da qualche simil montante: è il trionfo della tecnologia drive-by-wire, il che significa controlli elettrici per freni, sterzo e funzioni dinamiche varie.

Niente pedali, niente piantone dello sterzo, tutti i comandi riassunti sul volante, questo è il futuro, per Citroën. Il motore c’è ancora invece ed è il V6 di 3000 cc di cilindrata da 150 kW di potenza massima, abbinato al cambio automatico autoadttivo con modalità sequenziale e comandi al volante.

Infine, l’aerodinamica è stata oggetto di un lavoro di ricerca approfondito che ha permesso di ottenere un Cx di 0,28 (SCx = 0,58 m2), i cui vantaggi sono soprattutto il grande confort acustico e la marcata riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Citroen