Lunga 4,63 metri, la BMW i8 Concept è caratterizzata da un look slanciato e dinamico. Come per la i3, le ampie superfici vetrate conferiscono un senso di leggerezza, così come gli sbalzi anteriori e posteriori corti accentuano il profilo sportiveggiante.
Completano il quadro i proiettori realizzati interamente con tecnologia a Led, le porte che si aprono ad elitra e la coda molto bassa, al centro della quale spicca il diffusore colore argento avvolto da una cornice blu.
Anche gli interni adottano soluzioni simili a quelle della i3, pur con un disegno più sportivo ed un maggiore orientamento verso il guidatore. Selettore di marcia, tasto di avviamento e freno di stazionamento sono stati integrati nella consolle centrale. Oltre al display da 8,8" nel cruscotto, spicca un ulteriore schermo dalle dimensioni analoghe, inserito nella palpebra.
A differenza della i3, la BMW i8 è un'ibrida plug-in, che combina l'elettromotore da 96 kW (130 CV) e 250 Nm di coppia posizionato sull'asse anteriore, con un tre cilindri a benzina di 1.5 litri che sviluppa 164 kW (223 CV) e 300 Nm montato sull'asse posteriore: la potenza complessiva è quindi di 260 kW (353 CV) e 550 Nm di coppia.
Stando ai dati dichiarati, anche grazie al peso contenuto di 1.480 kg, la i8 accelera da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi e consuma in media solo tre litri di carburante ogni 100 km. In più, grazie a un accumulatore di energia sviluppato su misura e integrato fra i due moduli, ricaricabile attraverso una presa di corrente tradizionale in meno di due ore, è in grado di percorrere ben 35 chilometri in modalità solo elettrica. Alcuni sistemi di bordo, inoltre, valutano le diverse situazioni di guida e il fondo stradale al fine di massimizzare il recupero dell'energia.
Per la i8 l'architettura LifeDrive è stata configurata per soddisfare le esigenze di un'automobile sportiva. I due motori sono collegati attraverso la "chiglia di energia", nella quale è posizionato l'accumulatore ad alta tensione: una configurazione a baricentro basso che favorisce il dinamismo di guida, grazie anche a una ripartizione ottimale delle masse fra gli assi con rapporto di 50:50.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
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