Questa concept car è stata sviluppata per dimostrare la capacità della Aston Martin di produrre una supercar negli anni '80.
William Towns ha progettato la Bulldog poco dopo aver terminato la AM Lagonda e con quest'auto ha portato il design della forma a cuneo agli estremi. Il lavoro di ingegneria iniziale è stato realizzato con la collaborazione dell'ingegnere capo della Aston Martin, Mike Loasby.
Di particolare rilievo sono le due enormi porte ad ala di gabbiano azionate da un motore elettrico.
Nonostante la sua grande lunghezza e larghezza la Bulldog può ospitare solo due passeggeri. La strumentazione era dotata di sensori tattili direttamente derivati dal modello Lagonda.
La Bulldog era alimentata da un V8 da 5 litri con turbocompressore Garrett. La potenza erogata al banco di prova superava i 700 CV, anche se una volta installato il motore nell'automobile sarebbe stata limitata a 650 CV.
Era stata presa in considerazione una piccola tiratura di produzione tra 12 e 25 esemplari, ma l'auto rimane esemplare unico. Quando la Aston Martin passò di mano nel 1981, il nuovo presidente, Victor Gauntlett, considerò che la società aveva problemi più urgenti e la Bulldog fu venduta per un valore stimato di 130.000 sterline ad un principe del Medio Oriente.
Molti cambiamenti sono stati fatti durante i 38 anni trascorsi. La macchina, in origine argentata, ora è verniciata in due tonalità verde metallizzato, mentre la pelle marrone degli interni è stata sostituita da una pelle beige.
Le altre aggiunte alla macchina includono, finiture dorate per gli interruttori e leve del cambio, dei brutti ma utili specchietti retrovisori ed un monitor che mostra la vista posteriore della vettura.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Aston Martin