2008 PININFARINA SINTESI

Il concept viene annunciato dalla Pininfarina nel dicembre 2007 inizialmente con un simbolo, ovvero un anello di Moebius cromato.

Successivamente viene svelata virtualmente al pubblico, prima con un bozzetto disegnato a mano a gennaio 2008 e poi con fotografie e informazioni testuali in una brochure elettronica nel febbraio del 2008. Infine presentata ufficialmente al pubblico in occasione del 78° Salone internazionale dell'auto di Ginevra nel marzo 2008.

Il concetto progettuale nasce dall'esigenza di comunicare, da parte della casa produttrice, il proprio modo di interpretare l'auto del futuro. La Sintesi non risulta "aliena" rispetto alle attuali vetture in produzione (come avveniva nei concept degli anni '70 e '80) ma una diretta evoluzione di essa, soprattutto nella disposizione degli spazi e nel tipo di alimentazione.

La Sintesi quindi racchiude concetti di spaziosità, sicurezza, sportività, ecosostenibilità e prestazioni. Sintesi è stata concepita dalla Direzione Design Pininfarina, che dall'agosto 2007 è diretta da Lowie Vermeersch insieme ai vice direttori Guglielmo Cartia e Fabrizio Valentini, oltre i capi designers Giuseppe Randazzo, Giovanni Piccardo, Goran Popovic e Jason Castriota.

Il progetto è stato seguito inoltre da Nazzareno Epifani, che ha realizzato i disegni originali e ha seguito il progetto in qualità di designer. Nel dicembre 2008 la Sintesi vince il Red Dot Design Award 2008 con questa motivazione: "l'eccellente qualità del suo design e l'elevato grado di innovazione dei suoi contenuti tecnologici".

Si tratta di una berlina a 4 porte, ma la ricerca dei volumi la distaccano dalla normale concezioni di berlina, infatti la Sintesi ha una forma ibrida (ovvero realizzata con la fusione di altre forme) a metà fra un coupé e una berlina, non solo, l'assenza del tradizionale motore termico, sostituito da un innovativo sistema di alimentazione a pila a combustibile (fuel cell), permette all'abitacolo di invadere il volume generalmente riservato al motore, così anche se dall'esterno la parte anteriore (che nelle vetture di oggigiorno è ricoperta dal cofano) e l'abitacolo sembrano due volumi separati, all'interno la Sintesi è un monovolume.

La Pininfarina Sintesi quindi sfrutta l'assenza del motore tradizionale, che finora aveva occupato un volume dell'auto, permettendo di distribuire i componenti ch servono alla propulsione in più punti; la soluzione permette di sfruttare maggiormente lo spazio per migliorare comfort e sicurezza.

La vettura è caratterizzata da una linea molto filante e sportiva, nonostante si tratti di una berlina con l'abitabilità di una monovolume. La parte anteriore è molto corta, priva di cofano e abbastanza spiovente, per poi terminare in un frontale privo di calandra nel quale vi sono inglobate tre strisce di led, due laterali e una centrale, disposte in un'unica fila non divisa.

Lo sbalzo anteriore (la distanza fra l'asse della ruota anteriore e l'estremità del veicolo) è molto ridotto, il profilo della presa d'aria è molto pronunciato, questa è delimitata da un disegno molto particolare dello spoiler anteriore, caratterizzato da un'onda al centro con raccordo molto piccolo, quasi uno spigolo vivo.

La linea generale della vettura è fortemente aerodinamica (coefficiente di penetrazione 0.272); il corpo della vettura è molto pulito e non presenta elementi di contrasto, bensì presenta linee molto marcate e tagli netti della carrozzeria, l'unico elemento che rompe la superficie è l'apertura di raffreddamento posta sopra la ruota anteriore.

La fiancata è caratterizzata da più giochi di linee tese e morbide guidate dalle linee delle parti vetrati e dai raccordi fra i vari elementi portanti della vettura.

La vettura è dotata di un sistema di propulsione fuel-cell sviluppato con l'azienda italo-statunitense "Nuvera" costituita da quattro motori elettrici (alloggiati vicino alle ruote), in grado di sviluppare una potenza complessiva di 700 cv e un particolare dispositivo denominato STARTM capace di convertire il combustibile, o il biocombustibile (contenuto in un serbatoio al centro del telaio) in idrogeno prima che questo venga trasformato in energia successivamente immagazzinata nelle batterie, anch'esse integrate nella struttura della vettura.

Fonte: Pininfarina
Image Credit: Pininfarina - ArchivioPrototipi.it

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