La PF-X (anche conosciuta come X) fu ideata da Battista Farina, chiamato a fornire una sua interpretazione nell’ambito di un progetto organizzato dal professor Alberto Morelli, docente presso il Politecnico di Torino ed autore di quella Morelli M-100 che viene tutt’oggi ricordata come uno fra i primi esempi di automobile volante.
La PF-X deve il suo nome alla particolare disposizione delle quattro ruote: quella anteriore è comandata dal volante, quella posteriore dà trazione e le due ruote laterali assicurano stabilità. Il prototipo utilizza un motore quattro cilindri, da 1.1 litri (43 CV), montato in posizione laterale posteriore. In tal modo fu possibile ricavare un vano bagagli piuttosto generoso ed un abitacolo ampio a sufficienza per quattro occupanti.
La Pininfarina PF-X vanta un Cx di appena 0,23 e per questo motivo la sua velocità massima era del 20% superiore nel paragone con un modello dello steso periodo. Battista Farina non riuscì a mettere l’auto in produzione. La PFX è rimasta nel museo aziendale fino al 2007.
Fonte: Pininfarina
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