1967 PININFARINA DINO 206 S COMPETIZIONE

La Dino 206 S Berlinetta Competizione raccontata da Paolo Martin.

Questa automobile è stata il culmine dei miei sogni di ragazzo.

Avevo circa ventitrè anni ed aver visto nascere il modello di legno, giorno dopo giorno, dal frutto del mio primo disegno in scala 1/1 su carta da spolvero, è stata un'emozione grandissima.

La ricordo come il primo amore ed è naturalmente la mia preferita.

Quest'auto si è sviluppata in un modo molto elementare:
- una serie di schizzi di fianco,
- due prospettive,
- due figurini a colori,
- il disegno con sezioni scala 1/10,
- un piccolo modello in scala 1/10 costruito a casa sul balcone, ricavandolo da un blocco di legno di cirmolo, completamente svuotato (questa è una mia specialità: creare materialmente gli originali degli originali che io chiamo “schizzi in tre dimensioni”),
- il disegno scala 1/1 e la realizzazione del relativo master in legno per la battitura.

In tutta questa sequenza non vi è stato il minimo tentennamento o ripensamento e tutto si è realizzato nell'arco di tre mesi, tanto che a Francoforte è arrivata quasi in moto.

Direi che l’idea trainante è stata la necessità di fare scorrere i vetri a sezione circolare nelle piccole porte incernierate sull’asse longitudinale dell’auto, in questo modo (non l’ha capito nessuno) si apriva già il tetto e nello stesso momento lo sportello.

La grandissima gioia di aver pilotato questa piccola Ferrari non si può descrivere.

In un suo articolo, pubblicato su l'Auto-Journal, Josè Rosinki definisce quest’auto uno degli oggetti più belli creati dall’uomo perchè esprime gioia di vivere ed a me, quando la rivedo, sembra di suonare un violino (forma a cui si ispira stranamente vista in pianta).

L'unica mia osservazione riguarda gli alettoni anteriore e posteriore, aggiunti quasi all'ultimo momento, dato che la direzione la riteneva un pò povera.

Mi sono sempre opposto a questo, ma alla fine si decise così.

Paolo Martin


Testo e disegni di Paolo Martin
Image Credit: Pininfarina