Prototipo basato su pianale e meccanica dell'Alfasud, con un'unica limitazione imposta dall'Alfa Romeo: una dream car senza nessuna possibilità di produzione futura. Dopo i limiti imposti dal progetto Alfasud, la Caimano rappresenta la possibilità di agire in piena libertà creativa.

Viene utilizzato lo stesso pianale dell'Alfasud, entrata in produzione proprio nel 1971, solo il passo viene leggermente accorciato e il piantone inclinato per consentire una posizione di guida allungata e quindi impostare una carrozzeria più penetrante. La Caimano monta un motore da 1300 cc e 86 cv.

L'ingresso in vettura avviene tramite la cupola che comprende tetto e portiere e ruota in avanti, incernierata all'altezza del curvano.

Poiché non vi sono portiere vere, sui fianchi, all'altezza del busto dei passeggeri sono stati realizzati due sportelli che consentono le normali operazioni come il pagamento del pedaggio e aumentano la ventilazione interna alle basse velocità.

Il roll-bar posteriore funge anche da spoiler, regolabile in quattro posizioni attraverso appositi comandi posti all'interno dell'abitacolo.

Gli interni sono dominati dai sedili a vaschetta e dalla plancia cilindrica: la visualizzazione avviene tramite la rotazione di due cilindri graduati che, ruotando, traguardano la linea di riferimento orizzontale. In pratica, il contrario di ciò che avviene normalmente dove la scala graduata è fissa ed è la lancetta a muoversi.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
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