La Italdesign Aztec è uno dei tre prototipi (gli altri due sono la Asgard e la Aspid) disegnati e costruiti per celebrare i 20 anni dell'atelier automobilistico.
Lo scopo dello studio era dimostrare di poter creare tre auto dalla personalità completamente diversa partendo da una stessa base, al di sotto della linea di cintura la tre auto sono pressocchè simili, differenziandosi poi nella volumetria superiore.
La cosa che, nella Aztec, salta subito all'occhio è la mancanza di un abitacolo vero e proprio, in luogo di due ambienti simmetrici riservati al conducente ed al passeggero.
La particolarità è che entrambi i due "mini abitacoli" erano uguali in tutto e per tutto: infatti anche il passeggero era dotato di un volante che, in realtà, era una console di comando.
Su entrambe le fiancate trovano spazio dei pannelli di controllo accessibili tramite l'inserimento di appositi codici, su cui sono riportate le informazioni relative ai dati vitali della vettura ed un termometro estraibile.
In questo prototipo è stato considerato molto anche il punto di vista degli imprevisti, infatti la Aztec era dotata di martinetto idraulico, estintore, una torcia elettrica, un avvitatore elettrico ed un compressore d'aria per gonfiare i pneumatici.
L’Aztec monta un cinque cilindri turbo di origine Audi, abbinato ad una trasmissione manuale a 5 rapporti ed al sistema di trazione integrale montato dalla Lancia Delta Integrale.
Dopo la presentazione sotto forma di prototipo, l’originale progetto fu ordinato e distribuito in Giappone dalla Compakt in soli 50 esemplari, anche se alcuni sostengono che ne siano state prodotte appena la metà.
Il telaio e la carrozzeria della vettura sono stati realizzati dall’Italdesign utilizzando acciaio, alluminio e fibra di carbonio, mentre il propulsore era montato trasversalmente a ridosso dei sedili.
Fonte: Italdesign Giugiaro
Image Source: ArchivioPrototipi.it - Italdesign Giugiaro