La Italdesign Isuzu Asso di Fiori fu presentata al Salone di Ginevra del 1979. Su richiesta del marchio giapponese l’azienda di Giugiaro fu incaricata di presentare un prototipo di coupè che andasse a sostituire la 117 Coupé, disegnata dallo stesso Giugiaro nel suo periodo alla Ghia.
Nel maggio 1978, Isuzu e la Italdesign di Giugiaro concordarono di utilizzare il motore e il telaio della Gemini per creare un modello da esposizione.
Naturalmente essendo destinata alla produzione lo stilista torinese ricevette alcuni input dalla casa giapponese. La vettura doveva avere un design moderno e che durasse a lungo, avere uno spazio interno confortevole ed una eccellente penetrazione aerodinamica, un interno molto high-tech che fosse diverso dalla concorrenza, ma soprattutto che desse un’immagine armoniosa della nuova direzione stilistica del marchio giapponese, sportiva ma raffinata, tecnologica ma pratica.
Alla fine del 1978 Giugiaro presentò i rendering alla Isuzu. Questi mostravano la fusione di uno spazio abitativo confortevole e di un'eccellente aerodinamica, con una forma a cuneo affilata e un design moderno.
La vettura riprendeva gli stessi stilemi mostrati in precedenza con le altre vetture della serie “Asso”. Il design a cuneo molto pronunciato del frontale, come chiedeva la moda dell’epoca, ed il posteriore arrotondato si fondevano in una linea fluida e proporzionalmente perfetta.
L'interno era attraente come l'esterno. Gli strumenti e gli interruttori di controllo erano basati sulla tecnologia elettronica dell’epoca ed erano organizzati in modo che il guidatore potesse azionarli con le dita senza togliere le mani dallo sterzo.
La Isuzu Piazza venne presentata nel 1980 e le differenze dal prototipo della Italdesign erano minime, a dimostrazione della validità delle idee di Giugiaro.
Fonte: ArchivioPrototipi
Image Source: Italdesign Giugiaro