Nel 1998 Fioravanti propone un concetto di Gran Turismo del 2000 dedicato alla Casa del Cavallino: la F100, per onorare il centenario della nascita di Ferrari.
Un motore compatto e performante, magari un V10, per un veicolo che nelle sue dimensioni generali sia meno ingombrante, più leggero e più facilmente guidabile delle grosse super car di questi ultimi anni.
Naturalmente un cambio semi automatico al volante, tipo F1, che permetta un relax totale per concentrare tutta l'attenzione sulle piacevolezze più peculiari della guida veloce.
All'esterno un segno che esce spontaneo dalla storia degli stilemi della Casa del Cavallino: la famosa "onda" Ferrari, quel movimento plastico, quasi scultoreo che si concretizza in un "graffio" che ha origine dalla calandra e si sviluppa tridimensionalmente su tutto il perimetro della vettura.
La ricerca della leggerezza è orientata su due temi, quello strutturale e quello della componentistica; ad esempio le prese d'aria di alimentazione del motore sono state sistemate nella parte superiore del padiglione per sfruttare la scatolatura, comunque necessaria per la struttura del tetto, migliorando in tal modo anche la visibilità posteriore.
Per quanto riguarda i componenti citiamo la fanaleria anteriore e posteriore al neon che, pur richiamando i classici disegni Ferrari, è conformata in modo originale e leggero.
Nuovi acciai ad elevate caratteristiche resistenziali, con carichi di rottura superiori a Mpa 600, una progettazione sofisticata, assistita da software di simulazione, nuove tecniche di deformazione e di assemblaggio, permettono la concezione e l'ingegnerizzazione di ruote in acciaio particolarmente attrattive e di peso estremamente contenuto.
Esigenze di stampabilità ne fanno ruote naturalmente più aerodinamiche. Anche le ruote sono state oggetto di studi particolari. La Fergat Spa, leader europeo nella progettazione e produzione di ruote in acciaio, ha collaborato con la Fioravanti per coniugare design innovativo e tecnologie avanzate.
La filosofia dell'interno è imperniata sul relax di guida favorito in modo eccezionale dal cambio Ferrari F1 e dalla cosiddetta guida a due pedali da graduare in un magico equilibrio.
La plancia ha un disegno che nasce dai due "petali" del cambio sotto il volante, e sul volante sono sistemati quasi tutti i comandi. I sedili nella parte inferiore diventano sostegno per le gambe che vengono portate in totale relax muscolare ad appoggiarsi sui pedali dell'acceleratore e del freno, quasi come in una Formula Uno.
I ritmi del nuovo cambio F1 impongono un più veloce tipo di percezione e quindi la strumentazione di tipo tradizionale non è più compatibile. Nasce quindi un innovativo tipo di strumentazione digitanalogica con una grafia estremamente semplice ma efficace.
Fonte: Fioravanti
Image Credit: Fioravanti