Commissionata dalla Bridgeport Brass Company e dalla Copper Development Association per mostrare l'uso del bronzo e del rame nell'industria automobilistica, la Exemplar 1 era una vettura dimostrativa, progettata per mostrare innovazioni ingegneristiche che migliorassero la sicurezza, il comfort e le prestazioni. Disegnata da Mario Revelli di Beaumont e costruita nel 1967 dalla Carrozzeria Coggiola su un telaio di produzione americana, la Exemplar 1 assolve perfettamente il suo compito, ovvero proporre nuove applicazioni per rame e bronzo in campo automobilistico.
All’esterno colpiscono le sorprendenti ruote a raggi Borrani placcate in ottone, che si combinano magnificamente con altri inserti sempre in ottone, come le persiane del lunotto posteriore ed anche I paraurti anteriore e posteriore che hanno ricevuto lo stesso trattamento. Le linee della carrozzeria firmata Revelli richiamano altre auto in voga in quegli anni. Il cofano lungo e spiovente, la linea di cintura bassa e la parte posteriore corta non fanno altro che enfatizzare il suo aspetto aerodinamico.
Oltre a utilizzare il rame per lo styling e le decorazioni, Revelli ha sfruttato appieno le eccezionali proprietà ingegneristiche dei metalli. La Exemplar 1 era dotata di freni a disco in rame, tubi dei freni e doppi radiatori in rame lucido: uno per il raffreddamento del motore e l'altro per l'aria condizionata. Meccanicamente, il telaio era di una Buick Grand Sport modificata, mentre la potenza era fornita da un motore V8 con finiture in rame lucidato che produceva 360 CV.
Quando l'auto fu completata da Coggiola alla fine del 1967, fu spedita negli Stati Uniti alla Bridgeport Brass Company, poi fu presentata alla stampa ed al pubblico. Dopo un tour negli Stati Uniti per promuovere l'uso del rame e delle leghe di rame, venne esposta al New York Auto Show, dove ottenne grande attenzione sia per l’uso di metalli insoliti sia che per la sua straordinaria bellezza. Alla fine fu dismessa e verso la fine del decennio stava per essere distrutta.
Fortunatamente l’intervento di Herman Steinkraus, presidente della Bridgeport Brass Company, sospese la distruzione dell’auto e dopo averla acquistata la tenne per 20 anni in un deposito nel Connecticut. Alla morte di Steinkraus l’auto venne venduta ai fratelli Dragone che negli anni hanno poi riportato l’auto alle sue condizioni originali, come progettata da Mario Revelli di Beaumont.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Coggiola