Per riproporre al pubblico del Salone di Torino 1976 un tema particolarmente sentito dal nostro carrozziere, il coupé trasformabile in spider, Bertone scelse l'autotelaio a traliccio tubolare della Ferrari Dino 308 GT4.
La carrozzeria di questo 2+2 a motore centrale trasversale (8 cilindri a V, 3 litri, 255 CV) veniva prodotta dalla Scaglietti di Modena su disegno Bertone.
Il passo dell'autotelaio d'origine era stato accorciato di 10 cm., portandolo da 255 a 245 cm.; la misura costante delle due carreggiate - 1465 mm - era rimasta invariata per l'anteriore mentre quella posteriore era più larga di 7 cm.
Rispetto alla Dino di produzione, la Bertone «Rainbow» (evidente già nel nome il riferimento al passaggio dalla pioggia al sole) manteneva praticamente la stessa lunghezza di 432 cm. mentre con 186 e 105 cm. era rispettivamente più larga di 6 e più bassa di ben 16 cm.
A prescindere dalla validità della proposta stilistica, l'interesse tecnico in un modello di carrozzeria destinato ovviamente a restare esemplare unico risiedeva nel dispositivo brevettato che la trasformava da aperta a chiusa e viceversa.
Il tetto metallico scompariva interamente ribaltandosi dietro i sedili grazie ad un semplice ma ingegnoso congegno meccanico: per evitare infatti inutili ingombri e noiose complicazioni, non si era ricorsi volutamente ad alcun servocomando.
La trasformazione da coupé a spider e viceversa si effettuava standosene comodamente seduti, senza sforzo particolare e nel modo più rapido.
Fonte: Carrozzeria Bertone
Image Source: Carrozzeria Bertone - Archivio Prototipi