Il vestito disegnato da Bertone per la Birusa è quello di una coupé dal taglio spiccatamente sportivo, con un cofano decisamente lungo, slanciato, imponente e aggressivo, su cui poggia un abitacolo quasi accennato tanto è ridotto rispetto alla sezione della fiancata.
La sua forma a goccia chiude su una coda corta, tronca, muscolosa e senza sbalzi.
Una GT per due, con un passo lungo che lascia intuire spazio e comfort di prima classe, mentre i parafanghi a filo della linea di cintura sono il segno di un'altezza da terra estremamente ridotta.
A dare consistenza alle forme c'è un V8 di cinque litri ad alte prestazione fabbricato a Monaco; sulla Z8, dove è stato alloggiato per due anni, garantiva 400 cv di potenza a 6600 giri, una coppia di 51 kgm a 3800 giri, 250 km/h autolimitati e un tempo di 4,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
Dalla Z8 ha preso le dimensioni e la struttura in alluminio realizzata con tecnica space frame, la stessa utilizzata per la carrozzeia della nuova Rolls-Royce Phantom. La trazione sarà posteriore.
Non ci sarà la tecnologia by-wire (senza fili) vista nel 2002 sulla Novanta, ma altre soluzioni originali, frutto della collaborazione tra la carrozzeria torinese e un gruppo di aziende leader nel settore.
Con una sorpresa a dir poco originale: un "tender", forse un mezzo a due ruote elettrico, da utilizzare per muoversi in centro una volta parcheggiata la vettura.
Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Source: Carrozzeria Bertone - ArchivioPrototipi.it