La Nissan 126X del 1970 è considerata uno dei concept più importanti tutti i tempi. Svelata al 1970 Tokyo Motor Show, la 126X aveva uno stile sorprendente e molte nuove caratteristiche per l'epoca.
Una di queste era la conformazione del muso. Dalla punta partiva una sorta di cerniera che divideva il cofano anteriore e in essa erano state aggiunte una serie di luci di colore rosso (3) giallo (2) e verde (5) che si accendevano a seconda delle azioni del guidatore. La luce rossa equivaleva alla frenata, come è uso ancora oggi nella parte posteriore dei veicoli; la luce gialla indicava un’accelerazione costante; la luce verde uno scatto più aggressivo. L’idea era di rendere i pedoni coscienti dell’andatura del mezzo in situazioni di traffico cittadino. Erano presenti simili strisce di luce anche sui lati della coda.
L’auto, una quattro ruote motrici costruita in un solo esemplare appunto da esposizione, era una quattro posti nonostante la forma a cuneo fosse all’epoca più una peculiarità di una due posti. Ma la scarsità di informazioni induce a pensare che non sia mai stata provata su strada e dunque validata in termini di comfort basilare.
Un’altra particolarità di questa concept era l’ingresso in abitacolo. C’è dibattito sul tema: secondo alcune fonti la Nissan 126X montava un cupolino che si sollevava come nel caso dei caccia militari, mentre altre fonti suggeriscono l’apertura ad ala di gabbiano. Si tratta di una di quelle auto dimenticate anche dagli stessi costruttori, e sulle quali sarebbe bello fare un ripasso ‘storico’ oltre che museale.
Tecnicamente la 126X era insolita, il motore era montato nella parte posteriore ed era inclinato. L'auto montava il 3 litri della Serie L a sei cilindri. La concept car 126X originale esiste ancora ed è stata recentemente utilizzata in una mostra sul Nissan Design in Giappone.
Fonte: Nissan
Image Credit: Nissan